La vita non è tutta luce. Per essere luminosa c’è bisogno dell’ombra. Una vita senza ombra non è di questo mondo. Un antico saggio cinese diceva che ciò che ci permette di camminare non è il terreno che calpestiamo, ma lo sterminato terreno che ancora non abbiamo calpestato, che è sconosciuto e forse non potremo mai calpestarlo…..L’eccesso di luminosità produce la cecità più completa. Per dare un volto al mondo, alla natura, all’intero universo, distinguendo le forme viventi e non viventi, per gustarne la sconfinata bellezza, è necessario che la luce si confronti con l’ombra. E’ l’ombra che permette alla luce di manifestarsi ed è l’eterno conflitto della luce con l’ombra che disegna i contorni delle cose e dona loro un senso. I pittori conoscono bene questo scenario di aspra contesa. Se vogliamo veramente fare della nostra vita un capolavoro, strappiamo dalle profondità dell’ombra che è in noi la nostra luce, ma non dimentichiamo mai che quella luce esiste e prende senso dall’ombra che la insidia, in una dialettica senza fine. Forse per questo motivo mi hanno sempre affascinato i vecchi film in bianco e nero, con il loro struggente e allusivo invito a “costruire” con l’immaginazione i colori che il gioco della luce e dell’ombra tiene nascosti. Un invito a sognare, per permettere alla vita di protendersi dinamicamente verso il Possibile, evitando di rimanere schiacciati dalla crudele legge del Fatalismo senza speranza.
One thought on “La vita tra ”luce” ed ”ombra””
e’ ‘il chiedersi perche’di questa alternanza’ lo stimolo necessario ad approfondire la conoscenza..