Il silenzio rivelatore

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Il silenzio, quando non sia dettato dalla insicurezza che paralizza, dall’odio che stravolge, dalla paura che congela, dallo smarrimento che fiacca ogni energia, e da altri motivi che ci allontanano da noi stessi e ci rendono prigionieri di emozioni devastanti, è una dimensione dell’anima, forse l’unica, in grado di farci scoprire veramente chi siamo e come siamo.

Il silenzio è nemico delle illusioni, delle maschere, degli inganni con i quali il mondo ci tenta e ci adesca, spingendoci a mentire a noi stessi, inducendoci a costruire una falsa immagine della nostra personalità, da offrire allo sguardo degli altri.

E talvolta questa immagine è così potente e affascinante, che, sebbene sia una maschera illusoria, finiamo col considerarla reale, dimenticandoci del nostro vero volto che quella maschera nasconde.

Luigi Pirandello, nelle sue opere, soprattutto quelle teatrali, fissò in pagine indimenticabili questa ingannevole dialettica maschera-volto, facendone il dramma nel quale si dibatte la vita dell’uomo moderno.

Vi possono essere però, circostanze particolari, in una vita individuale, che talvolta interrompono il canto illusorio delle sirene, obbligando una persona a spogliarsi, a mettersi a nudo, per svelare finalmente a sé e agli altri la verità più autentica della propria esistenza.

Tali possono essere le crisi spirituali, la scoperta di una malattia, un trauma che improvvisamente scompiglia l’assetto della nostra quotidianità, un lutto che ci colpisce inesorabilmente, il venir meno di una figura di riferimento, un inaspettato cambiamento di vita, ed altro.

Tutti questi, ed altri consimili casi, superato il primo impatto col dolore, hanno il potere di ridurci al silenzio : un silenzio che, come un vetro appannato, si fa sempre più terso, senza ingannevoli grumi di menzogna.

In quel momento non possiamo più ingannare noi stessi. Il “Tu” col quale ci troviamo a dialogare siamo noi, ed in quel momento prendiamo coscienza che non possiamo più raccontarci bugie o fingere. In questa inusuale dimensione e nel silenzio profondissimo che la caratterizza, la verità di noi stessi si fa gradatamente strada. Il silenzio diviene come un bagno ristoratore, che ci deterge da ogni impurità, e ci fa riemergere profondamente diversi da come eravamo prima. Quella verità che scopriamo, di qualunque natura essa sia, ci renderà liberi di guardarci finalmente con occhi diversi e di aprirci a nuove possibilità di vita.

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