Un esempio di psicodramma simbolico-interattivo.Il museo degli specchi.

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Un gruppo di viaggiatori d’eccezione si accinge a visitare un misterioso Museo, dove non si trovano altro che specchi : specchi dalle forme più varie, dai colori più strani e dai riflessi più straordinari, cangianti e inafferrabili.

Si tratta di specchi magici, che hanno il potere di riflettere il lato nascosto, cioè in ombra, di chiunque vis si rifletta e, simultaneamente, il lato più luminoso.

Solo alcune misteriose guide, però, possono vedere e riferire ciò che di ogni visitatore si riflette negli specchi. Perciò esse accompagneranno silenziosamente il gruppetto dei visitatori, distribuendosi una per ogni visitatore.

I visitatori, alle soglie del Museo, accingendosi a questa singolare passeggiata, esprimono i propri sentimenti, desideri, preoccupazioni, rivelando gradualmente le proprie aspettative, le proprie paure, le proprie maschere.

Nel corso dei dialoghi, emergeranno le loro diverse tipologie : 1) c’è chi ha paura di scoprirsi e manifesta un evidente desiderio di fuga, come se si trovasse dinanzi ad un esame ; 2) c’è chi ostenta sicurezza e aggressività verso ogni atteggiamento pavido e verso la situazione in generale ; 3) c’è chi assume un atteggiamento clownesco e caricaturale ; 4) c’è chi asume un atteggiamento ansioso per un’oscura consapevolezza di colpe, con conseguente timore di manisfestarle ; 5) c’è chi desidera, invece, intensamente conoscersi.

Le guide osservano ed ascoltano silenziosamente ogni visitatore loro affidato e si immedesimano nei personaggi loro affidati.

Ad un certo punto si entrerà nel Museo : qui i visitatori taceranno e saranno leguide a rivelare loro i lati nacosti, sia quelli in ombra, sia quelli in luce.

Però li riveleranno “a specchio”, cioè in silenzio, e “mimando” il visitatore loro affidato, mediante l’uso di qualunque mezzo espressivo, purchè non-verbale. Ogni guida prima mimerà il lato in ombra del visitatore ; quindi il suo lato più luminoso.

Dopo, i visitatori e le guide potranno parlarsi reciprocamente, per rivolgersi tutte le domande e scambiarsi tutte le impressioni che desiderano.

Si tratta di uno psicodramma interattivo, mirante a stimolare l’auto- ed etero-La percezione psicosociale dei partecipanti.la funzione dello psicologo sarà quella di oggettivare conclusivamente tutte le dinamiche interpersonali che si sono verificate nel corso della performance.

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