La seguente proposta di psicodramma, fa da conclusione a tutti i precedenti psicodrammi che sono stati presentati su questo blog. Come si ricorderà, un po’ tutti i precedenti psicodrammi hanno proposto tematiche variamente configurate, ma connesse fra loro da un comune intento : quello di stimolare l’idea di un “viaggio esistenziale”, alla ricerca di sé e del mondo degli altri. La traccia che adesso proponiamo, ne è, appunto, la conclusione.
ll gruppo di pellegrini-viaggiatori che ormai conosciamo, dopo avventure e scoperte variamente sperimentate, è giunto ormai al termine del proprio viaggio. Ormai nell’aria c’è festa di colori, ed è tempo che ciascuno torni alla propria casa, arricchito di esperienze nuove.
Adesso i pellegrini si trovano in un Paese strano, l’ultimo Paese del loro straordinario viaggio, dal quale dovrà avere inizio il viaggio di ritorno : il “Paese dei sentieri primaverili”.
Al centro di questo Paese vi è un meraviglioso e magico autoparco, dove si trovano automobili di ogni specie, forma, cilindrata, colore, in grado di rispondere ad ogni richiesta degli eventuali piloti.
Si tratta, per i viaggiatori, di scegliere un’ auto e di servirsene per il viaggio di ritorno alla propria casa. La scelta, però non dovrà essere casuale : ogni viaggiatore dovrà procurarsi l’auto più adatta alla propria personalità, ai propri valori, alle proprie emozioni, alla propria visione della vita, alle proprie aspirazioni, al proprio senso estetico, ecc.
In tale scelta non dovranno esservi errori : ogni auto, infatti, per potersi muovere, non ha bisogno né di chiavi d’accensione, né di altri particolari accorgimenti. Si porrà in movimento solo se sarà in perfetta sintonia con la persona che l’ha scelta.
Inoltre, vi è un’altra regola per intraprendere il viaggio di ritorno : ogni viaggiatore dovrà anche stabilire il percorso che riterrà più adatto a se stesso e alla capacità di prestazioni della propria auto.
Dal momento che nella scelta dell’auto e dei percorsi giocano tanto elementi consapevoli, quanto elementi inconsapevoli, che magari altre persone possono meglio scorgere, i viaggiatori dovranno aiutarsi reciprocamente con consigli e suggerimenti di vario genere, che scaturiscano dal grado di reciproca conoscenza che ormai, dopo tanto viaggiare, hanno raggiunto, l’uno rispetto all’altro.
Al termine dei reciproci scambi, ogni viaggiatore dovrà depositare, per scritto,tutti i progetti elaborati da ciascun viaggiatore e consegnati alla Direzione verranno resi pubblici e dialogati fra i vari presenti.
Quindi avrà inizio il viaggio di ritorno. Volendo, sarà possibile effettuarlo anche insieme ad altri viaggiatori disposti a seguire itinerari simili : in tal caso saqrà necessario accordarsi sui tempi, sulle velocità e sulle qualità delle auto scelte.
Al termine della programmazione del rally di ritorno, i viaggiatori si scambieranno le impressioni maturate in tutto il corso delle operazioni.
Questo psicodramma ha lo scopo di stimolare, a conclusione di tutto il percorso di “drammatizzazione” seguito dal gruppo, la conoscenza della percezione di sè e del proprio rapporto con gli altri che ogni partecipante ha raggiunto dopo l’intero ciclo di incontri vissuti. La funzione dello psicologo sarà quella di oggettivare e racchiudere in una sintesi finale sia le acquisizioni individuali che ogni partecipante ha conseguito rispetto ai punti di partenza, sia il”clima” interattivo che si è sviluppato nel gruppo, nel corso dei vari incontri, anche in questo caso raffrontandolo con la situazione di partenza.