Proprio oggi pomeriggio, una mia cara amica mi ha narrato con una insolita, commossa vibrazione nella voce, che in queste ultime giornate, dopo avere costruito il presepe, come ormai da anni si trova a fare, improvvisamente ha scoperto di potersi addormentare senza avere più paura della notte.
E’ come se le fobie notturne di cui soffre ormai da molto tempo, accompagnate da incubi che l’hanno sempre svegliata di soprassalto, si siano stranamente dileguate, per dare luogo ad una serenità inaspettata, che, dopo infinite notti di laceranti tormenti, la fa sentire per la prima volta “a casa propria”, in un clima di dolce accoglienza.
Per la prima volta in vita sua – mi ha detto con sempre crescente commozione -, le sembra di avere scoperto il senso del “Natale”. E cioè che Natale significa “nascita” ; e che nel suo annuale ripetersi significa soprattutto “invito a rinascere”. Un invito che ha sentito bussare al suo cuore, proprio mentre disponeva le statuette della sacra rappresentazione.
Una rappresentazione dove regna l’amore e un messaggio di amorevole accoglienza, aperto a tutti coloro che sono disposti ad ascoltarlo.
Non voglio – anche se ne sarei tentata – lasciarmi trascinare sul terreno, più che rispettabile, del misticismo religioso della mia amica, che dinanzi alla suggestivo invito d’amore e di rinascita suggeritole dal Presepe, ha trovato benefico sollievo ai suoi interiori tormenti.
Ma quelle sue parole mi hanno come “trascinata” a riflettere sul significato più segreto che l’augurio di “Buon Natale”, che noi rivolgiamo spesso distrattamente al nostro prossimo, vicino o lontano che sia, come omaggio ad una consuetudine, contiene nella sua più profonda realtà : un invito, appunto, a rinascere, a ritrovare se stessi, a non sentirsi più soli, a riscoprire il legame d’amore che ci lega agli altri, a sentirsi in cammino,insieme agli altri, per seguire, ciascuno dal proprio punto di vista, un comune, umano, progetto di vita.
Scrivendo su questa pagina, che amo profondamente, è proprio questo, oggi, l’augurio di “Buon Natale” che vorrei rivolgere a tutti i cari amici che come me e con me, visitano quotidianamente questo “Posto delle fragole”, dove per ciascuno è possibile sempre esprimersi, sfogarsi, porre domande, ottenere risposte, recare contributi, informarsi ed essere informati, in un costante clima di dialogo, sia vivace che amorevole, dove tutti ci sentiamo accomunati da un interesse comune, fondamentale ed entusiasmante, per la Psicologia, per la conoscenza dei moti dell’anima, per la comprensione dei nostri disagi, per non sentirsi soli, per sentirsi ascoltati da altri e, in tal senso, sentirsi proprio “rinascere”.